Le arti marziali in generale sono descritte come attività che aiutano a diffondere la violenza, ma questo è un pregiudizio che deriva dalle persone che non praticano questi sport. In realtà, le arti marziali hanno conseguenze benefiche mentali e fisiche, grazie agli esercizi che si svolgono durante gli allenamenti.
Benefici mentali perché si inizia ad essere più sicuri di sé, si migliora l’autocontrollo e la disciplina (un combattente davvero forte dovrebbe apparire sempre calmo e dignitoso, qualsiasi espressione di aggressività è un’espressione di debolezza, diceva Fedor Emalianenko). Benefici fisici poiché si perfezionano notevolmente i riflessi e l’agilità, si tonificano i muscoli e si riduce la massa grassa.
Quali sono le arti marziali più praticate
Kickboxing: nasce negli USA nel 1974 con il nome di “full contact karate”, ed è un misto tra boxe inglese e calci del karate. Una disciplina che permette di diminuire lo stress. Gli allenamenti per di più aumentano la tonicità di molti muscoli.
MMA (mixed martial arts): nasce nel 648 a.C. quando i Greci antichi introdussero questa disciplina nei Giochi olimpici. Uno sport full contact (ginocchiate, gomitate, calci, pugni) che si mescola con il grappling, cioè proiezioni, leve e strangolamenti.
Boxe: Un bassorilievo sumero in Iraq dell III millennio a.C. è la prima prova storica della pratica della boxe. Considerato come sport di alto valore educativo. Lo scontro si svolge in un ring e può durare dalle 5 alle 12 riprese da 3 minuti, con pause da 1 minuto, e si può concludere o per KO tecnico o per la vittoria ai punti (chi ha portato colpi più significativi).
Judo: Fu introdotta da Jigorō Kanō, nel 1882, in Giappone. Uno sport basato su proiezioni e prese, molto tecnico e prevede un combattimento prevalentemente a terra.
Jiu-Jitsu: nasce in Brasile grazie all’arrivo del console giapponese Mitsuyo Maeda, uno dei cinque maggiori esperti nel lotta a terra. Insegna che anche una persona più piccola o debole, può difendersi da un avversario più grosso portando lo scontro a terra, e successivamente utilizzando leve o strangolamenti.
Kung fu: nasce nel 527 d.C. nel monastero di Shaolin, nel nord della Cina. Il suo significato letterale è: “esercizio eseguito con abilità”. É un insieme di arti marziali cinesi, dove c’è un importante attenzione alla bellezza del movimento e allo studio e strategie del combattimento sia a mani nude, che con le armi.
di Emanuele D’Auria