Il buco dell’ozono si trova prevalentemente sopra il Polo Sud del nostro pianeta e si espande del 5% ogni 10 anni. Questo accade perché le zone polari sono meno esposte all’irraggiamento solare, per cui si verificano minori reazioni fotochimiche tra le molecole d’ozono e le radiazioni solari. Inoltre, le basse temperature facilitano la degradazione dell’ozono.
Il buco dell‘ozono, un tempo il pericolo ambientale più temuto per l’umanità, si restringe e dovrebbe essere completamente sparito nella maggior parte del mondo entro due decenni. Lo afferma l’Onu.
Cosa è il buco dell’ozono?
Il buco dell‘ozono consiste nella riduzione dello spessore dello strato di ozono nell’atmosfera terrestre, la fascia che ci protegge dai raggi ultravioletti. Tra le conseguenze dell’effetto serra, l’assottigliamento dello strato di ozono è causato dal rilascio nell’atmosfera dei gas clorofluorocarburi.
Quando potrebbe chiudersi?
Potrebbe chiudersi completamente entro il 2066 anche sopra l’Antartide. Lo indicano i risultati di una nuova valutazione scientifica promossa dalle Nazioni Unite e presentata lunedì in occasione del 103° incontro annuale dell’American Meteorological Society in corso a Denver, in Colorado. La situazione potrebbe tornare alla normalità entro il 2066, se gli impegni del protocollo di Montreal e successivi emendamenti che vietano il rilascio nell’atmosfera delle sostanze che danneggiano l’ozono continueranno ad essere rispettati. Avrà effetti positivi anche sulla mitigazione dei cambiamenti climatici.evitando un riscaldamento globale stimato di 0,3-0,5 °C entro il 2100.