La redazione di Spiffero ha intervistato la dirigente scolastica dell’istituto Besta-Gloriosi di Battipaglia, la dottoressa Carmela Miranda, ex docente di Italiano e dirigente scolastico presso l’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Olevano sul Tusciano nell’anno scolastico 2017/2018. Arrivata al Besta-Gloriosi nell’anno 2020, ha dimostrato tutte le sue capacità.
L’abbiamo intervistata.
Cosa rappresenta per lei il Besta-Gloriosi?
Questa scuola per me rappresenta tanto. Dopo due anni come dirigente questo istituto è entrato diritto nel mio cuore. Più sto in questa scuola più mi rendo conto che l’istituto tecnico è la scuola del futuro, ed è la scuola di chi è proiettato alle nuove professioni. Sono orgogliosa di dirigere questa scuola poiché è una scuola proiettata nel futuro ma con le radici nel passato.
Cosa rappresenta il Besta-Gloriosi per la comunità?
Il Besta-Gloriosi rappresenta un punto di forza per la comunità. Il legame con il territorio è fondamentale e già l’anno scorso ho aperto la scuola alla comunità attraverso tante iniziative, anche perché si deve valutare tutto ciò che ci offre la collettività.
Cosa ne pensa della manutenzione della scuola, a livello strutturale?
A livello strutturale c’è da fare tanto soprattutto all’esterno, il presidente della Provincia, Franco Alfieri, è venuto a trovarci, gli ho fatto fare il giro della scuola e mi ha promesso che avrebbe previsto degli interventi strutturali, perché è importante ciò che l’utente percepisce dall’esterno. C’è da migliorare l’impianto idrico e ci sta da fare qualche lavoro al terzo piano.
Molto spesso bisogna prendere provvedimenti seri per i ragazzi. Cosa prova quando i ragazzi vengono portati da lei per cattiva condotta?
Provo rabbia perché in questa scuola vige il principio dell’accoglienza e dell’inclusione. La prima cosa che faccio è chiedere spiegazioni per poi provare a mediare. Io mi sono proposta come leadership culturale e non come leadership burocratica, per cui provo a capire perché il ragazzo viene portato in presidenza e cerco di risolvere.
Come ha vissuto il suo lavoro in dad?
L’ho vissuto non in modo sereno, perché vivere tutto da casa è stato traumatico. Io sono stata ansiosa, mi sono messa in gioco come sempre ed ho dovuto imparare tante cose, ovviamente non solo io come dirigente, ma anche tutti i docenti
Cosa pensa dell’ex alternanza scuola lavoro, ora Pcto, e della sua validità nella formazione dello studente
Credo sia un ottima cosa, purtroppo quando fu svolto a distanza ha perso la sua essenza. Negli istituti tecnici il Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ndr) ha molto valore, diventa professionale se valido e ben strutturato e soprattutto se fatto in presenza.
Come si vede nei prossimi anni in questa scuola?
Io spero di rimanere a lungo in questa scuola perché le cose si costruiscono nel tempo, ora sto entrando nel vivo del tecnicismo di quest’istituto così all’avanguardia, quindi io mi vedo qui su questa sedia per tanti anni ancora e poi chissà cosa mi riserverà il futuro, per il momento io sto bene qui e spero di rimanerci a lungo
Articolo a cura di Enrico Cavalieri, Giovanni Manzione, Rosangela Fine