La parola Armocromia sta spopolando e sempre più persone sono interessate a questa discipliba, che si ricorda non essere una scienza esatta.
- “È una disciplina che può rivoluzionarci la vita, non solo l’immagine, è il primo passo di un processo più ampio che riguarda noi stessi”,
- “Lo scopo è quello di individuare la gamma di colori più armonica per ognuno a partire dal mix di tre elementi: pelle, occhi e capelli. Una consulenza d’immagine inizia quindi dall’analisi di quattro variabili individuali: il sottotono, il valore cromatico, il contrasto e l’intensità, per determinare l’appartenenza ad una delle cosiddette “stagioni armocromatiche”.
Filoni e correnti di pensiero
L’Armocromia è il primo step della consulenza di immagine e analisi del colore, permette di individuare la palette cromatica ideale per ciascuno di noi, ovvero i colori che ci valorizzano, attraverso l’analisi della combinazione di pelle, occhi e capelli.
Nonostante ciò, molti stilisti e esperti del settore sono contrari a ciò, visto la limitazione e ripetitività che porterebbe questa materia nelle sfilate di moda fino ai trend dei giorni nostri.
Come e quando nasce l’Armocromia?
Già studiata e messa in pratica sin dagli anni ’30 del Novecento dalle costumiste di Hollywood: in America e nei paesi anglosassoni, la professione è tornata di moda negli anni ’80.
Chi fa consulenze di Armocromia e quanto costa?
Di Armocromia può occuparsi solo un consulente di immagine che abbia seguito un percorso di studi utile a comprendere le basi tecniche e teoriche della materia. L’offerta formativa non manca; per esempio Armocromia Foundation, il primo corso di Armocromia nato in Italia, dura tre giorni e prevede un periodo di tutoring di un mese per l’avviamento alla professione.
Tutti possono fare un corso per capire a quale macrocategoria si appartenga, anche qui l’offerta è varia e parte da un minimo di 600 euro, ma questo non vuol dire poter impiegare quanto appreso su altri e farne una professione, sebbene sia estremamente soggettivo e personale.