Cos’è?
L’intelligenza artificiale definisce una tecnologia che ha impatto sulla vita quotidiana della maggior parte degli abitanti di tutto il mondo. Per intelligenza artificiale si intendono i sistemi che mostrano un comportamento intelligente nell’analizzare il loro ambiente e intraprendere azioni, con un certo grado di autonomia, per raggiungere obiettivi specifici.
Com’è nata?
A partire dal primo secolo a.C., l’uomo è stato affascinato dalla possibilità di creare macchine in grado di simulare il cervello umano. Nell’epoca moderna, il termine intelligenza artificiale è stato coniato nel 1955 da John McCarthy. Nel 1956, McCarthy e altri scienziati organizzarono la conferenza “Dartmouth Summer Research Project on Artificial Intelligence”. Questo evento portò alla creazione del machine learning del deep learning, dell’analisi predittiva e, ultimamente, dell’analisi prescrittiva. Ha inoltre dato origine a un campo di studio completamente nuovo, ovvero la scienza dei dati.
L’Italia e l’impatto con l’intelligenza artificiale
Il 24 novembre 2021 anche l’Italia ha approvato un programma strategico per l’Intelligenza Artificiale(IA). Questo traccia ventiquattro politiche da attuare nei successivi tre anni per potenziare il sistema IA del Paese, attraverso creazione e potenziamento di competenze, ricerca, programmi di sviluppo e applicazioni dell’IA.
Perchè è importante?
Oggi, la quantità di dati generati, sia dagli esseri umani che dalle macchine, supera di gran lunga la capacità degli esseri umani di assimilare, interpretare e prendere decisioni complesse sulla base di tali dati. L’intelligenza artificiale costituisce la base di tutte le tecnologie di apprendimento informatico e rappresenta il futuro di tutti i processi decisionali complessi. I computer sono in grado di calcolare in modo estremamente efficiente queste combinazioni e trasformazioni per individuare la decisione migliore. L’intelligenza artificiale e il deep learning rappresentano i pilastri fondamentali dei processi decisionali aziendali del futuro. Secondo uno studio del World Economic Forum, entro il 2025, l’adozione dell’IA potrebbe portare alla perdita di 85 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, ma allo stesso tempo crearne 97 milioni di nuovi.
I rischi dell’intelligenza artificiale
- Un timore importante associato all’adozione dell’intelligenza artificiale è la possibile disoccupazione derivante dalla sostituzione di lavori umani da parte di macchine intelligenti. Molti posti di lavoro, specialmente quelli che richiedono lavori ripetitivi e manuali, sono già stati sostituiti dalle macchine, ma l’IA potrebbe portare questa sostituzione a un livello ancora più alto. In termini di sostenibilità, l’IA può contribuire a trovare soluzioni per le sfide ambientali, come il cambiamento climatico e la conservazione delle risorse. Tuttavia, mettere in pratica l’uso dell’IA richiede grandi quantità di energia e risorse, il che potrebbe avere un impatto negativo sull’ambiente.
- L’adozione dell’intelligenza artificiale potrebbe portare a una serie di impatti positivi e negativi sulla società. La cosa importante sarà che gli stati e le organizzazioni agiscano in modo responsabile e costruttivo per garantire che i benefici dell’AI siano condivisi in modo equo e sostenibile alla società.
Ludovica Feniello