La Corte Suprema sull’immunità di Trump: cosa è successo

La Corte Suprema sull’immunità di Trump: cosa è successo

La Corte suprema degli Stati Uniti ha deliberato che l’ex presidente statunitense Donald Trump gode di immunità dalle incriminazioni penali per gli atti compiuti “nell’ambito della sua autorità costituzionale”. Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, la Corte Suprema si è quindi dichiarata a favore della protezione degli ex presidenti da accuse penali negli atti ufficiali.

Questa sentenza avrà grandi ripercussioni non solo per i presidenti futuri ma sopratutto per la sorte di Trump, con il processo nel quale è accusato di avere tentato di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 che slitterà a dopo l’election day.

Possibile archiviazione per Trump dopo la sentenza della Corte Suprema

La giudice di Washington, Tanya Chutkan, dovrà adesso decidere se una parte delle accuse mosse nei confronti del tycoon debbano essere archiviate sulla base della distinzione tra azioni decise nei poteri costituzionali del presidente, e quindi ufficiali, e azioni intraprese in ambito privato.

Inoltre se Trump dovesse vincere le elezioni potrebbe anche imporre al dipartimento di Giustizia di archiviare il procedimento e lasciar cadere le accuse nei sui confronti, come potrebbe peraltro concedersi la grazia.

Il caso Stormy Daniels

Il 30 maggio Trump era stato riconosciuto colpevole da un tribunale di New York di aver falsificato i conti della propria azienda per pagare 130mila dollari all’ex attrice di film porno Stormy Daniels prima delle presidenziali del 2016. La donna aveva ricevuto la somma in cambio del suo silenzio su una relazione sessuale avuta con l’ex presidente nel 2006.

Secondo alcune testate giornalistiche, in seguito alla sentenza della Corte Suprema gli avvocati di Trump avrebbero inviato una lettera al giudice incaricato del caso, chiedendo l’annullamento della condanna alla luce della decisione della corte suprema. Così Trump starebbe provando ad utilizzare la propria immunità per scagionarsi anche dalle sue azioni in ambito privato.

Pareri contrastanti

Questa sentenza ha generato dibattiti e pareri contrastanti, con il diretto interessato, Trump, che ha parlato di “decisione storica, che invalida la maggior parte delle accuse dei procedimenti penali contro di me“.

Mentre il presidente Joe Biden ha denunciato la decisione della Corte Suprema come un “pericoloso precedente“, che pone i presidenti “al di sopra della legge“, aggiungendo, “La conseguenza è che Trump si sentirà libero di fare quello che vuole se vincerà le presidenziali di novembre

Di Luca Vece

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