Airbnb: minaccia od opportunità
Airbnb è ormai sulla bocca di tutti: trattasi di un’azienda, fondata nel 2008 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk, che ha portato la condivisione delle case vacanze al livello di un’industria di dimensione internazionale.
Come funziona Airbnb
Attraverso la piattaforma web o l’applicazione dedicata per i dispositivi mobili cellulari, i viaggiatori possono collegarsi con i proprietari delle case (che prendono il nome di host) in quasi tutti i paesi del mondo.
Gli host possono mettere in affitto le proprie case o stanze ai viaggiatori che sono alla cerca di un alloggio temporaneo. Le ricerche di quest’ultimi possono essere filtrate in base alla destinazione desiderata, alla data del viaggio e ad altre preferenze riguardanti molteplici elementi selezionabili.
Il proprietario dell’immobile da affitare può impostare i fattori essenziali, come i prezzi, regole della casa ed altro ancora. Gli utenti possono prenotare l’alloggio desiderato direttamente attraverso l’applicazione o il sito web, e il pagamento avviene tramite la piattaforma Airbnb con carta di credito, Paypal o servizi similari.
La piattaforma offre anche una funzionalità di messaggistica per poter interloquire con l’host prima, durante e dopo l’eventuale soggiorno.
Airbnb offre un’ampia gamma di opzioni di alloggio a prezzi altamente competitivi, ritrovandosi in un ambiente più familiare di un hotel tradizionale.
Problematiche riscontrate
Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica. Alcuni sostengono che Airbnb possa contribuire all’aumento dei prezzi degli affitti a lungo termine in diverse città, soprattutto nelle grandi metropoli a stampo turistico. Infatti gli host possono guadagnare di più affittando le proprie case a breve termine anziché optare per una locazione a lungo termine.
Inoltre, vi sono preoccupazioni riguardo la sicurezza e alla regolamentazione, non ancora pienamente chiara e conforme alle norme locali ed internazionali.
In Italia l’utilizzo di tali mezzi e piattaforme ha riscontrato polemiche significative. Infatti, talune città, come Venezia e Firenze, hanno visto un aumento esponenziale dei prezzi degli affitti a lungo termine e una conseguente diminuzione della disponibilità di immobili per i residenti locali.
Le disposizione normative, adottate a livello locale, sono tuttora inadeguate ed inefficaci, mentre a livello nazionale le scelte legislative si stanno rivelando farraginose.
Airbnb per il futuro
Quindi gli Airbnb sono un’opportunità economica o una minaccia sociale? Spesso non è il mezzo ad essere malevolo per la società ma come esso viene utilizzato dal singolo. Pertanto non è uno strumento da demonizzare ma andrebbe sicuramente adottata una regolamentazione che garantisca vantaggi sostenibili nel lungo periodo.
Di Luca Vece