Oggi in Italia è considerato un reato somministrare l’alcol ai minori di 16 anni. Invece è considerato un illecito di natura amministrativa la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni di età compresa tra 16 e 18 anni.
L’alcol ha effetti tossici su organi e apparati, in particolare negli adolescenti, che non hanno ancora prodotto gli enzimi con cui viene metabolizzato l’alcol. Ecco perché gli under 18 non possono consumare bevande alcoliche, dal momento che vanno incontro a effetto tossici maggiori rispetto agli adulti. I rischi a lungo termine per la salute derivanti dal consumo cronico di alcol comprendono problemi al cuore, fegato e digestione, cancro, indebolimento del sistema immunitario, disturbi dell’umore e del sonno, nonché problemi legati alla salute mentale. Quando l’alcol raggiunge il tronco encefalico, insorge sonnolenza e si può persino perdere conoscenza.
Cosa provoca il consumo di alcol
Il consumo di alcol da parte dei minori può causare seri problemi a casa ed a scuola. Qualora la situazione sfuggisse al controllo, vi sono anche conseguenze sociali per i minorenni che bevono, come il danno alla reputazione e problemi di autostima, incidenti stradali, furti o altri comportamenti illeciti.
Perché i minorenni assumono alcol?
Per gli adolescenti, l’alcol è un modo per allontanare i problemi, superare i propri timori e aiutarli ad integrarsi nel gruppo dei pari. Di solito sono incitati a bere alcol anche dalle pubblicità che presentano situazioni familiari felici.
Le motivazioni che spingono gli adolescenti a bere dipendono anche per il sesso: i ragazzi utilizzano l’alcol per conformarsi al gruppo, per dimostrare coraggio soprattutto in relazione con l’altro sesso, per provare sensazioni piacevoli. Mentre le ragazze utilizzano l’alcol per la solitudine, per evadere dai problemi.