Che cosa è l’obsolescenza programmata e le sue conseguenze
L’obsolescenza programmata è una pratica commerciale scorretta per la quale un dispositivo, specialmente articoli elettronici, è programmato specificatamente per perdere dopo un certo numero di anni o periodi prestabiliti le proprie performance e utilità, in modo tale che il consumatore sia indotto a disfarsi del precedente dispositivo e quindi ad acquisirne uno nuovo, con conseguente turnover economico positivo per le aziende che praticano un attività del genere.
Negli ultimi anni diverse aziende sono state multate per l’abuso di tale escamotage, tra cui i colossi della telefonia Samsung e Apple. Ma, essenzialmente, possiamo trovare pratiche similari diffuse non solo per il settore hi-tech ma anche per gli elettrodomestici di base.
Ciò va contro l’interesse del consumatore che vede il proprio bene perdere valore in relativamente breve tempo, e avvantaggia quindi le grandi aziende che riescono a vendere di più, a ritmi più elevati, incassando così ingenti somme di denaro, rimpinguate dalla malsana attitudine nell’acquistare l’ultimo modello disponibile “per essere alla moda”, ricercando così il prodotto in una versione aggiornata.
L’obsolescenza programmata comporta anche un serio problema ambientale perché i vecchi articoli diventano rifiuti che non fanno altro che inquinare, non essendo totalmente riciclati.
Le multe dell’autorità competenti alle varie aziende colpevoli di tali atteggiamenti, unite ad una presa di coscienza del consumatore, possono e devono essere deterrenti importanti per contrastare questo fenomeno dannoso.
Di Luca Vece