Che cosa sono le foibe?
Le foibe sono profonde spaccature naturali del terreno tipiche delle montagne del Carso, diffuse in Friuli-Venezia Giulia e dell’Istria, dove tra il 1943 ed il 1947 migliaia di uomini furono massacrati e gettati all’interno di queste fosse. Questi massacri da parte dei partigiani jugoslavi e si verificarono dopo la conclusione della Seconda Guerra.
I cristiani e i partigiani che erano stati arrestati, erano detenuti nelle foibe prima di essere uccisi. L’obiettivo principale di questa tragedia era quello di cancellare un intero gruppo di persone dalla storia.
Perché le foibe?
Furono i comunisti di Tito (politico e capo militare iugoslavo) a mettere in atto esecuzioni, deportazioni nei campi di concentramento balcanici. La violenza di Stato aveva come obiettivo i fascisti e chi li aveva aiutati, ma portò alla morte tragica di migliaia di civili e all’esodo di altre persone.
L’obiettivo di questi partigiani jugoslavi era secondo alcuni quello di ribellarsi con una rivolta popolare ai crimini di guerra subiti durante il periodo fascista, invece per altri fu un genocidio finalizzato a voler eliminare gli italiani.
Spesso le fucilazioni avvenivano sui bordi delle foibe, in modo far sparire i cadaveri di migliaia di persone. Con l’occupazione jugoslava, nel maggio del 1945, furono deportate circa 3.400 persone di diverse etnie. Di queste, più di un migliaio perse la vita in esecuzioni, ma anche in prigioni jugoslave e in campi di concentramento. Al massacro delle foibe seguì l’esodo giuliano dalmata, ovvero l’emigrazione più o meno forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, del Quarnaro e dalla Dalmazia. Quei territori furono infatti annessi dalla Jugoslavia tramite i trattati di pace di Parigi del 1947, firmati appunto il 10 febbraio 1947.
Chi scoprì le foibe?
Mario Maffi, (Cuneo 1933-2017) fu un ufficiale esperto di mine ed esplosivi, speleologo e fotografo, venne convocato nel 1957 dal ministero della Difesa per una missione segreta che lo portò a scoprire le foibe.
Perché il giorno del ricordo si celebra il 10 febbraio?
Celebriamo ogni anno questo giorno soprattutto per ricordare le persone che hanno perso la vita durante quei terribili eventi. È stata prescelta la data del 10 febbraio perché è stato il giorno in cui furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia.
Pompeo Maria Giovanna