Patrick Zaki sarà scarcerato in Egitto, ma non è stato assolto dalle accuse. Lo hanno riferito alcuni avvocati al termine dell’udienza. Il giovane studente dell’università di Bologna è accusato di “diffusione di notizie false”. Prima della sentenza, la sua legale, Hoda Nasrallah, ha chiesto l’acquisizione di altri atti per dimostrare presunte illegalità durante l’arresto avvenuto il 7 febbraio 2020.
Zaki sarà scarcerato
Secondo la testata egiziana MadaMasr, Il tribunale per reati minori della sicurezza dello stato di emergenza ha deciso di rilasciare con il rinvio del suo processo al 1 febbraio 2022.
Le parole del padre di Zaki
Il padre di Zaki: “Grazie Italia per questo risultato” Subito dopo l’annuncio della scarcerazione del figlio, il padre di Zaki ha abbracciato anche i due diplomatici italiani presenti a Mansura e li ha ringraziati per l’impegno profuso dall’Italia al fine di ottenere questo risultato. “Vi siamo molto grati per tutto quello che avete fatto”, ha detto George Zaki secondo quanto riferito da una persona che era vicina ai due durante i concitati minuti seguiti all’annuncio.
Amnesty: speriamo sia primo passo per l’assoluzione
“Un enorme sospiro di sollievo perché finisce il tunnel di 22 mesi di carcere e speriamo che questo sia il primo passo per arrivare poi ad un provvedimento di assoluzione”. Lo ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “L’idea che Patrick possa trascorrere dopo 22 mesi una notte in un luogo diverso dalla prigione ci emoziona e ci riempie di gioia. In oltre dieci piazze italiane scenderemo con uno stato d’animo diverso dal solito e più ottimista”.
La soddisfazione di Draghi
Draghi soddisfatto: governo segue con massima attenzione Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime soddisfazione per la scarcerazione di Patrick Zaki, la cui vicenda è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del governo italiano. Così una nota di Palazzo Chigi.
Di Maio: “Primo obiettivo raggiunto”
“Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere. Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno. Un doveroso ringraziamento al nostro corpo diplomatico”. Lo ha scrittoil ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook.