Il 14 Maggio, presso l’Aula Magna della nostra scuola “IIS Besta-Gloriosi” si è tenuto l’incontro per la conclusione del percorso “Progetto Sentieri” con la partecipazione del S.E. Mons. Andrea Bellandi, della Dott.ssa Cecilia Francese, della Prof.ssa Carmela Miranda, del Don Leandro D’Incecco, del Padre Vincenzo Sirignano, del Don Paolo Castaldi, del Don Roberto Faccenda e del Don Mirko Vitale.
All’inizio dell’incontro gli alunni Samuele Langone, Francesco Mansueto, Rossano Monaco e Anna Chiara Gorga hanno suonato e cantato la canzone “Viva la vita”. A seguire ci sono stati i saluti della preside Miranda e i suoi ringraziamenti ai sacerdoti tutor di questi progetto, Don Roberto Faccenda e Don Mirco Vitale. La parola è passata poi al Vescovo Mons. Bellandi che ha ringraziato la preside e gli studenti per essere presenti. In seguito ci sono state le domande da parte degli studenti.
Le domande degli studenti
1)Quanto è importante per un sacerdote il valore dell’ubbidienza e in modo particolare quanto questo valore ha inciso nella sua vita sacerdotale?
“Nella vita spesso dobbiamo obbedire, dobbiamo obbedire anche alle cose più evidenti, siamo un corpo che ha bisogno di mangiare, di riposare. Dobbiamo obbedire a certi aspetti che ci chiedono di seguire la nostra natura, ci sono degli aspetti della vita che richiedono obbedienza. Nella vita sacerdotale, l’obbedienza è un aspetto fondamentale perché il cristianesimo nasce dal fatto che alcune persone hanno obbedito a Gesù, quindi il cristianesimo è nato per un fatto di obbedienza. L’aspetto dell’ubbidienza, quindi, fa parte della vita cristiana, ad esempio quando sono diventato prete ho obbedito al Vescovo…”
2)Quali erano i suoi sogni e progetti prima di avere la vocazione?
“Quando ero ragazzo giocavo a pallone in una squadra e poi mi recavo in oratorio e in parrocchia, i due passatempi principali. Consiglio ai ragazzi di usare la tecnologia ma non di essere usati, impegnatevi a creare degli incontri, a vivere con gli altri…”
3)Binomio scienze-fede: come si coniuga?
“Noi cristiani abbiamo imparato a capire che la scrittura non ci da informazioni scientifiche, ci offre altre chiavi di lettura, di interpretazione; la fede non si sostituisce alla materia scientifica e non deve sostituirsi alla scienza. Il raggio della fede va altre la scienza e le spiegazioni scientifiche.”
4)Noi giovani viviamo in un epoca in cui la prospettiva di pace è incerta: secondo lei qual è l’atteggiamento giusto per vivere questo periodo?
“Intorno a noi c’è una bella realtà come fatti di guerre, sofferenze, i bambini che muoiono, persone anziane che scappano dalle loro abitazioni, il fenomeno della miseria; se uno guarda indietro nella storia non ci sono stati momenti idilliaci senza difficoltà. Io credo che non bisogna farci schiacciare dalle circostanze, mai perdere la speranza perché tutto ciò non occorre anzi dobbiamo creare un’altra mentalità costruendo le mura di Gerusalemme… Ragazzi qualunque situazione viviate, possiate create spazi di vita nuova, spazi di vita di pace.”
5)Ci dia la spiegazione cristiana della sofferenza e del male nel mondo.
“Posso dire che la sofferenza non va scartata ma va presa sul serio. Non è possibile trovare una spiegazione a ciò ma la chiesa dice che c’entra qualche cosa di sbagliato, ovvero il peccato, ma c’è la sofferenza dovuta a una realtà imperfetta. Ad esempio, per la fede cristiana la resurrezione è speranza…”
6)Perché secondo lei i giovani oggi fanno difficoltà a vivere la propria fede? Quale potrebbe essere la via giusta per attirarli?
“I motivi sono spesso legati all’età, al seguire qualcuno… La Chiesa, i Sacerdoti devono rendere affascinante tutto ciò perché i ragazzi hanno bisogno di una chiesa che abbia un volto bello e attrattivo.”
Dopo aver risposto alle domande degli studenti, la professoressa Ferrigno ha letto una lettera di ringraziamento al Vescovo, ai preti e ai ragazzi. Al termine S.E. Mons. Andrea Bellandi ha benedetto l’innovativa aula immersiva dell’Istituto Besta-Gloriosi.
di Noemi Cappuccio, Giorgia Capozzi e Alessia Angellaro.