Cos’è l’inquinamento marino?
L’inquinamento marino è uno dei temi più attuali della nostra generazione. Con questo termine vogliamo indicare un fenomeno a scala globale che riguarda l’introduzione di plastica e sostanze inquinanti all’interno delle nostre acque. La quantità di plastica presente nei nostri oceani ha portato anche alla formazione di vere e proprie isole di rifiuti.
Quali sono le cause dell’inquinamento?
La principale causa, all’80%, è la plastica. Da alcuni studi è emerso che dai 4 ai 12 milioni di tonnellate di plastica finiscono nell’oceano ogni anno. Altre cause sono gli scarichi urbani e industriali sulle coste. Essi a volte contengono sostanze radioattive che provocano la morte di molti animali marini; altre volte contengono sostanze organiche che comunque hanno conseguenze negative.
Quanti tipi di inquinamento marino esistono?
- L’inquinamento marino si presenta in quattro forme diverse:
- inquinamento marino da plastica
- inquinamento marino chimico
- inquinamento marino da petrolio
- inquinamento luminoso e acustico
Ognuno di questi inquinamenti provoca terribili conseguenze e gravi danni alle nostre acque e agli animali che ci vivono.
Come finisce la plastica in mare?
I rifiuti da plastica vengono trasportati da vento, piogge e scarichi fino al mare. Se la plastica non viene correttamente riciclata viene depositata come scarto a terra o in acqua e andrà a compromettere la salute del mare.
Come prova l’uomo a rimediare all’inquinamento?
La soluzione per evitare l’inquinamento è la riduzione della produzione e consumo di plastica. Così facendo l’inquinamento sarà notevolmente diminuito e con esso anche le conseguenze. Altri modi per evitare questo fenomeno sono il corretto riciclo della plastica e il riutilizzo.