Inter e LionRock: il giallo dell’azionista di Hong Kong

Inter e LionRock: il giallo dell'azionista di Hong Kong

Inter e LionRock: il giallo dell’azionista di Hong Kong

Un vero e proprio giallo quello della vicenda tra Inter e LionRock, il fondo asiatico che era azionista della società al 31 per cento. Ad accendere i riflettori sulla vicenda è stata Dagospia, che ha fatto notare come dopo il default dell’altro socio interista, Grand Tower, LionRock avrebbe dovuto seguire Grand Tower per poi consegnare le proprie azioni a Oaktree. Nonostante ciò lo scorso 22 maggio un portavoce del fondo asiatico ha comunicato all’agenzia di stampa internazionale Reuters, che il fondo da lui rappresentato era già uscito dal capitale dell’Inter quando Oaktree concesse il finanziamento a Zhang tre anni fa, nel 2021, di conseguenza da quel momento non era più azionista.

Il contrario risultava invece alla FIGC (la federazione italiana gioco calcio), a cui figurava che LionRock fosse ancora azionista dell’Inter soltanto fino a pochi giorni fa. Stando a quanto affermato dal giornalista Roberto D’Agostino potremmo essere “di fronte a una delle più gravi violazioni del diritto sportivo”, cioè la mancata comunicazione di un cambiamento dei soci di un’azienda.

Quale tipo di reato si configura e cosa rischia l’Inter per il caso LionRock

Secondo l’avvocato Felice Raimondo, esperto di diritto civile e diritto sportivo, per l’Inter potrebbe configurarsi lo stesso reato contestato al Milan, ossia “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza“, regolato dall’articolo 2638 del codice civile. Mentre in ambito sportivo avrebbe infranto gli articoli 31 e 32 del Codice di Giustizia Sportiva.

Sempre stando a quanto detto dall’avvocato Felice Raimondo, le sanzioni previste dagli articoli 31 e 32 del Codice di Giustizia Sportiva variano dall’ammenda fino alla penalizzazione di punti in classifica (sul prossimo campionato), mentre i dirigenti nerazzurri rischiano l’inibizione. Inoltre, il fatto che l’eventuale violazione possa essere stato reiterato nell’arco di 3 anni apre le porte ad ulteriori inasprimenti delle sanzioni.

L’Inter rischia anche a livello Uefa, in quanto la variazione dei soci va comunicata anche ai fini del rilascio della licenza UEFA per poter giocare le competizioni europee. Le sanzioni da parte dell’Uefa potrebbero quindi variare da semplici multe fino all’esclusione dalle competizioni europee.

Di Luca Vece

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