Grande esordio dell’Italia al Mondiale Under 20 in Argentina: la Nazionale di Carmine Nunziata ha battuto il Brasile 3-2.
Il Mondiale Under 20 è partito in Argentina come meglio non poteva per l’Italia, che stanotte ha battuto 3-2 il Brasile, una delle favorite per il successo finale. La prova dei ragazzi allenati da Carmine Nunziata è stata di grande spessore, perché dentro ci hanno messo tutto: la padronanza tecnica e la consapevolezza dei propri mezzi – senza alcun timore reverenziale – nel primo tempo, conclusosi 3-0; poi nella ripresa la capacità di soffrire resistendo al ritorno veemente del Brasile, che ha accorciato le distanze ma ha trovato di fronte una squadra molto matura, che non si è disunita e ha portato in porto tre punti preziosissimi nel Girone D, il cui altro match ha visto la Nigeria imporsi 2-1 sulla Repubblica Dominicana.
Adesso tutti sanno che si dovrà fare i conti nelle fasi più avanzate del torneo anche con gli azzurri, che peraltro si sono presentati al Mondiale con alcuni giocatori già ben noti al grande pubblico e con esperienza ad alto livello: da quel Cesare Casadei che l’Inter l’estate scorsa ha venduto al Chelsea per 15 milioni più 5 di bonus e che già fatto vedere Oltremanica (in prestito al Reading) sprazzi del suo grande talento, ai brevilinei Tommaso Baldanzi (titolare all’Empoli) e Simone Pafundi (poco utilizzato all’Udinese, ma già convocato da Mancini in Nazionale maggiore). Tutti e tre sono stati protagonisti di una grande prova stanotte.
Nunziata avrebbe potuto contare anche su altri elementi pronti per palcoscenici importanti, come Scalvini, Miretti e Gnonto, ma con i campionati ancora in corso non hanno ricevuto il permesso di volare in Argentina dai rispettivi club.
Contro il Brasile l’Italia è passata in vantaggio col 19enne Matteo Prati (titolare nella SPAL in Serie B), che si è inserito sul secondo palo insaccando un cross di Riccardo Turicchia (Juventus Next Gen) prolungato di testa da Casadei. Poi il proscenio se lo è preso quest’ultimo, realizzando una doppietta: prima è andato a segno di testa su azione di calcio d’angolo sfruttando un’improvvida uscita del portiere Mycael, poi si è conquistato un calcio di rigore che ha trasformato lui stesso spiazzando l’estremo brasiliano.