A Lahaina, nelle Hawaii, i soccorritori stanno ancora cercando i sopravvissuti all’enorme incendio che ha bruciato la città di Maui la scorsa settimana
L’incendio è il più letale nella storia moderna degli Stati Uniti, con oltre 100 vittime accertate, Il bilancio però è destinato a salire ulteriormente, poiché le squadre di soccorso hanno, per ora, perlustrato solo un quarto di Lahaina e nel frattempo, almeno 2.200 strutture sono distrutte
La tragedia di Lahaina dimostra che gli incendi possono verificarsi in luoghi dove nessuno si aspetterebbe una simile catastrofe, come una città moderna su un’isola tropicale nel mezzo del Pacifico, un ecosistema che è stato colpito solo sporadicamente dagli incendi in epoca preistorica
Le cause
Non esiste un unico fattore che scatena gli incendi a Maui, come in tutto il mondo, in generale, i cambiamenti climatici aggravano gli incendi
Un’atmosfera più calda assorbe più umidità, Il riscaldamento rende anche le ondate di siccità più frequenti, più lunghe e più persistenti, lasciando meno umidità per idratare il terreno
A Lahaina, un vento di 120 km/h ha spinto le fiamme a un chilometro e mezzo di distanza, Il vento era così seccho che ha asciugato tutta l’umidità dalla vegetazione e l’ha trasformata in combustibile composto maggiormente da erbe invasive portate dai coloni europei per coltivare il terreno
Elizabeth Pickett, co-direttrice esecutiva dell’Hawaii Wildfire Management Organisation, ha dichiarato a Wired US la scorsa settimana che “queste specie invasive, che bruciano facilmente, popolano gli spazi aperti ovunque: bordi delle strade, aree residenziali”,”Oltre agli effetti della siccità, gran parte di Maui è al culmine della stagione secca e queste piante forniscono combustibile”
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