Nell’Alto Medioevo il potere politico e quello della Chiesa non furono separati, le aree di influenza tra Chiesa e Impero si sovrapponevano.
Con la ricostruzione del Sacro romano impero nell’area tedesca l’imperatore iniziò a legare a sè vescovi e abati.
Tra l’altro i vescovi e gli abati oltre a ricavare rendite dalle terre, esercitavano su di esse competenze civili, come la giustizia, oppure semplicemente riscuotevano le tasse.
Dall’ 8° secolo, grazie a delle generose donazioni da parte di sovrani e nobili si era infatti costituito lo Stato della Chiesa ( ossia un insieme di territori soggetti al papato).
La sovrapposizione di potere politico e religioso non riguardava solo la nomina di vescovi e abati, dove infatti l’imperatore poteva anche approvare l’elezione dei nuovi pontefici. Soltanto dall’11° secolo ci furono delle fondamentali figure di pontefici che entrarono in competizione con l’impero per stabilire il primato del papa , infatti in questo modo ebbe inizio la “lotta per le investiture”.
La denominazione deriva dal fatto che l’assegnazione di feudi a vescovi e abati comportava una vera e propria investitura da parte dell’imperatore.
Grazie ad essa si pose per la prima volta in evidenza la necessità di separare il potere politico da quello religioso.
Francesca Zinca