Nella giornata dell’11 Dicembre, gli studenti dell’I.I.S. Besta-Gloriosi hanno incontrato la scrittrice Maria Grazia Galati, per discutere dei suoi libri che i ragazzi hanno letto durante i primi mesi di scuola.
L’incontro nell’ Aula-Magna dell’istituto
L’incontro inizia con la proiezione di un video nel quale vengono mostrate varie fotografie della Puglia, terra che fa da scenario ad entrambi i romanzi. Si passa poi alla lettura, da parte della professoressa Spinelli, di alcune pagine del suo libro “Donne libere dentro – Nuovi Racconti“. Seguono i saluti da parte della Dirigente Carmen Miranda, della professoressa, saggista e direttrice di Silarus, Lorenza Rocco Carbone e da Francesca Napoli, vicaria della sindaca Cecilia Francese, assente per motivi di lavoro. La signora Napoli, con una breve considerazione sulla vita delle donne in un periodo storico abbastanza delicato, parla agli studenti e a tutti i presenti, sottolineando l’importanza di incontri con tematiche di genere. La docente Rocco Carbone inizia il suo intervento ringraziando la Dirigente, la vicaria e, infine, la scrittrice elogiandola per i suoi libri così tanto attuali nella società odierna. La parola passa alla scrittrice che inizia parlando di sé e di come si sia appassionata alla scrittura. Racconta che i suoi libri sono raccolte di storie verosimili di cui ha avuto l’esigenza di raccontarle per farle conoscere. Dice :” Le ho scritte per raccontare la libertà interiore, che per me è sinonimo di coraggio: nel momento in cui si è LIBERE DENTRO si ha coraggio.” Dopo aver ascoltato le sentite parole della scrittrice, gli studenti le rivolgono alcune domande.
Le domande degli studenti
1)In questi racconti è presente qualcosa di autobiografico?
“Si, c’è qualcosa di autobiografico! Ho trascorso buona parte delle mie estati e delle mie vacanze nel Salento con mio padre. Le storie raccontate sono verosimili”.
2)Come dobbiamo interpretare il rapporto tra le due gemelle nell’ultimo capitolo “Anna e Teresa” del libro “Donne libere”?
“In questo capitolo ho affrontato l’omosessualità di due donne, due sorelle gemelle, perché nel vissuto della loro storia c’è il coraggio di fare qualcosa che è proibita ai canoni della società, ma anche quella è solidarietà, è gioco, proprio per questo è il racconto più leggero e allegro rispetto a tutti gli altri”.
3)Qual è il messaggio che vuole mandare a noi ragazzi attraverso la presentazione del libro nelle scuole?
“Innanzitutto di aprire gli occhi, non seguire sempre gli altri, avere il coraggio di essere sempre fuori dal coro e di dire qualcosa che sia diverso. Di essere autentici, di essere consapevoli, di essere se stessi”.
4)Leggendo il brano “Lucia, Gina e Ada” mi è sorta la curiosità di sapere cosa provò Lucia quando Ada le raccontò che il marito la violentava?
“Il messaggio di questo capitolo è la solidarietà estrema, cioè la solidarietà per la salvezza, un’astuzia estrema che serve a salvarsi. Anche capire il bene e il male come viene interpretato, fino a un certo limite a seconda di quella che è la sopravvivenza”.
Dopo aver ascoltato e risposto alle domande degli studenti, la scrittrice ha letto la pagina più significativa del suo libro.
Di Giorgia Capozzi e Noemi Cappuccio