L’ordinanza che entra in vigore elimina in tutta Italia da venerdì 11 febbraio l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Bisognerà però avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratori e indossarli laddove si verificano assembramenti o affollamenti.
Le mascherine al chiuso saranno obbligatorie sull’intero territorio nazionale fino al 31 marzo 2022,data di scadenza dello stato di emergenza. Non è detto che con il 31 marzo e la scadenza dello stato di emergenza potremo dire addio all’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Se per quel giorno i contagi da Covid 19 continueranno a scendere e se i reparti degli ospedali saranno svuotati, in alcune situazioni si potrà stare senza volto coperto anche all’interno. E anche allo stadio sarebbe autorizzata la capienza al 100%. Già dal 1 marzo negli impianti sportivi all’aperto si potrà occupare il 75% dei posti e al chiuso il 60%.
Da venerdì via libera anche ai balli in discoteca . Potrà entrare solo chi ha il green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati. Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare. Se è all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.
Mascherine all’aperto
Indipendentemente dal colore delle regioni, tra pochi giorni tutta l’Italia abbandonerà le mascherine all’aperto. Resta l’obbligo di portare i dispositivi di protezione individuale sempre con sé, e soprattutto di indossarli qualora ci siano situazioni di assembramento.
Mascherina al chiuso
Fino al 31 marzo ci sono alcuni luoghi dove è obbligatorio indossare le Ffp2: treni, aerei, navi e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale. I contatti stretti dei positivi con terza dose da meno di 120 giorni non sono obbligati a rispettare la quarantena, ma devono indossare per dieci giorni la Ffp2 e rispettare l’autosorveglianza. Rimangono invece sempre esenti: «I bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva».