Nuove notizie arrivano ogni giorno dall’Ucraina e in questo articolo si parlerà di alcune di quelle notizie più recenti e importanti, come la ripresa delle operazioni di evacuazione dei civili da Mariupol e le due esplosioni udite nella città russa di Belgorod nelle prime ore del giorno 22 di Aprile.
Intervista di Serghei Lavrov a Zona Bianca su Rete 4
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4, alla domanda se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino, una persona di origine ebraica, di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere “denazificato”, ha risposto: “Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcun significato. I maggiori antisemiti erano ebrei. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”.
Dopo tale affermazione, Lavrov ha ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze “neonaziste” come il battaglione Azov, dicendo: ” E’ gente che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf”.
Israele convoca ambasciatore russo
Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv per “chiarimenti” dopo le “gravi” dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler e sul presidente Volodymir Zelensky.
Il ministro degli affari esteri d’Israele, Yair Lapid ha, infatti, condannato le parole di Lavrov dicendo: “Le dichiarazioni di Lavrov sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico”. Egli ha poi continuato dicendo: “Gli ebrei non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo”.
Combattimenti in Ucraina ed evacuazione dei civili
Continuano le azioni belliche in tutta l’Ucraina e tra le più importanti troviamo:
- l’abbatimento di un Mig-29 ucraino;
- la distruzione di due missili Tochka-U nella zona di Luhansk, un missile Smerch a Donetsk e 10 droni di appartenenza ucraina;
- il danneggiamento di 38 siti militari in Ucraina, inclusi depositi di armi;
- l’affondamento di due motovedette russe classe Raptor vicino all’Isola dei Serpenti.
Inoltre, continuano i combattimenti nella zona attorno a Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, dove sono diretti i civili evacuati da Mariupol e dove il 26 Aprile sono stati lanciati missili russi a bassa quota sulla centrale nucleare della città.
Situazione acciaieria Azovstal
Il 1 Maggio è iniziata l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal e, 7 giorni dopo, Zelensky afferma che più di 400 persone sono state evacuate dall’acciaieria.
Fighter italiano decide di tornare a casa
Il fighter di cui stiamo parlando è Luca Vavassori, l’ex calciatore di 29 anni che era andato a combattere in Ucraina nelle brigate internazionali, a fianco dell’esercito di Kiev, e che nei giorni scorsi era stato ricoverato in ospedale con febbre alta e alcune ferite dopo essere sopravvissuto ad un attacco russo a Mariupol.
Le parole in spagnolo che si leggono nel profilo Instagram dell’uomo sono: “Sono stanco, per me basta così. E’ ora di tornare a casa non ho più la testa per andare avanti”. A quanto si è saputo, pare che il giovane stia lasciando effettivamente l’Ucraina.
Viaggio di Guteress a Mosca
La settimana scorsa il segretario generale dell’Onu, António Guteress, spinto da lettere di Nobel e funzionari, ma non dai governi, ha richiesto un’incontro urgente con i due leader della guerra in Ucraina per ottenere un cessate il fuoco.
Quest’ultimo si è tenuto il 26 aprile, ma il governo di Zelensky ha però criticato l’iniziativa del segretario generale dell’Onu, dicendo: “Non è una buona idea andare a parlare con Putin”.
Il governo di Mosca ha però già affermato che un cessate il fuoco con l’Ucraina non è possibile.
Celebrazione giorno della Vittoria
Oggi, 9 maggio, si è tenuta a Mosca la parata per il Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale.
Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto con un discorso la celebrazione: “Compagni ufficiali, sotto-ufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il settantasettesimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”.
Putin ha poi continuato dicendo: ” ‘Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale’ avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato di farlo”.
Il presidente russo ha poi finito il discorso dicendo: “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”, sottolineando che con l’attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, ciò, poiché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea”.
“Risposta” di Zelensky
Non è stato solo Putin a celebrare il giorno della Vittoria sul nazismo, infatti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video di oltre 5 minuti in cui cammina nel centro di Kiev, ha detto: “Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra, colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto , è condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”.
Il tutto è stato detto senza nominare direttamente nemmeno una volta il presidente russo Vladimir Putin.
Di Luca Vece