Il Capodanno segna l’inizio di un nuovo anno e rappresenta per molte persone un momento di riflessione e bilancio, ma anche, e soprattutto, di celebrazione.
Di solito, la notte del 31 dicembre si organizzano feste e cene con amici e parenti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Anche quest’anno, il Capodanno sarà vissuto come un passaggio dalla difficoltà degli ultimi tre anni al futuro, pieno di speranze.
Perché festeggiamo Capodanno?
Il Capodanno si festeggia lo stesso giorno. Il primo giorno dell’anno corrisponde al Capodanno nel calendario gregoriano e in quello giapponese. La storia del Capodanno ha origini pagane: il 1 gennaio è stato considerato il primo giorno dell’anno a partire 46 a.C. con l’introduzione del calendario giuliano.
Prima dell’istituzione del calendario promulgato da Giulio Cesare, infatti, il primo giorno dell’anno coincideva con il primo giorno di marzo.
L’origine di San Silvestro
Nella maggior parte dei Paesi occidentali, così come in Giappone, la notte del 31 Dicembre, segna il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo ed è usanza riunirsi tra amici e parenti per prendere parte a copiose cene in attesa della mezzanotte per brindare tutti insieme.
Ma da dove nasce questa usanza?
Innanzitutto bisogna guardare indietro, a quando l’1 gennaio è diventato il primo giorno dell’anno; arriviamo quindi al 46 a.C., anno in cui venne introdotto il calendario giuliano sotto Giulio Cesare, che spostò così i giorni di 2 mesi. Questi festeggiamenti possiedono radici molto profonde nel tempo e risalgono al culto del dio Giano, da cui deriva anche il nome del mese di Gennaio. La festa avveniva appena dopo i Saturnali, che erano in onore del dio Saturno e chiudevano così l’anno.
Fu necessario attendere il 1691, quando Papa Innocenzo XII decise di fissare ufficialmente la data dell’inizio dell’anno al 1° Gennaio, prassi poi consolidata in maniera definitiva con l’introduzione del calendario gregoriano.
Perché si festeggia San Silvestro?
Divenne tradizione festeggiare la sera del 31 dicembre e per le ore a seguire brindando e mangiando come buon augurio per il nuovo anno. Questa notte è nota come la notte di San Silvestro. Nonostante la coincidenza con l’ultimo giorno dell’anno, non c’è alcun legame tra questa data e San Silvestro. Eppure esiste una visione piuttosto romantica che vede una certa connessione tra il santo e la vigilia di Capodanno.
Papa Silvestro I guidò la chiesa cristiana dal 314 al 335 e viene infatti ricordato soprattutto per la sua massiccia opera di conversione che ebbe successo anche sull’imperatore Costantino.
Questi suoi meriti lo inquadrano come una figura che ha guidato la gente verso il cristianesimo e la sua festa viene vista metaforicamente come il giorno che guida i fedeli verso il nuovo anno.
Capodanni di altre culture
-Capodanno Cinese
Il Capodanno cinese, o capodanno lunare, si festeggia in diversi paesi dell’estremo oriente (tra cui Cina, Giappone, Corea, Mongolia, Nepal, Bhutan) in corrispondenza del novilunio che cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio.
-Capodanno Islamico
Il Capodanno islamico si festeggia il primo giorno del mese di Muharram e può corrispondere a qualsiasi periodo dell’anno gregoriano, in quanto l’anno lunare impiegato nel calendario islamico è circa 11 giorni più breve dell’anno solare del calendario gregoriano, cosicché una data islamica si “sposta” indietro, rispetto al calendario gregoriano, di circa un mese ogni tre anni.
Per esempio, nel corso dell’anno gregoriano 2008 sono caduti due diversi Capodanni islamici: quello dell’anno 1429 dell’Egira (corrispondente al 10 gennaio 2008) e quello dell’anno 1430 dell’Egira (corrispondente al 28 dicembre 2008).
-Capodanno Thailandese
In Thailandia, Cambogia, Birmania e Bengala, il capodanno solare è compreso tra il 13 e il 15 Aprile, in occasione del cambiamento di posizione del sole nell’anello dello zodiaco.
Di Marika Macellaro