Nella terza serata di giovedì 9 febbraio è Paola Egonu la co-conduttrice della 73esima edizione di Sanremo. Un ruolo inedito per una delle più forti pallavoliste italiane. Ha gestito con grande naturalezza la serata da co-conduttrice al Festival. Ha presentato, sceso le scale con sicurezza, ballato con Gianni Morandi sistemato su un gradino portatile per raggiungere i suoi 193 centimetri d’altezza.
Il monologo di Paola Egonu a Sanremo 2023
«Voglio trasmettervi amore ed empatia. Non vi do lezioni di vita, vista la mia età. Ho tre fratelli e devo tutto ai miei genitori: ho vissuto un’infanzia felice grazie ai loro sacrifici. Sono andata via di casa a 13 anni. Sogno di diventare madre un giorno e ringrazio i miei genitori che mi mancano sempre di più dato che me ne sono andata di casa da giovane».
«Mi sono sempre fatta molte domande sul perché fossi alta, italiana o diversa a modo mio. Perchè sono io? Perchè io sono io! Sono quella che risponde così al razzismo: i bicchieri in cui mettiamo l’acqua, anche se colori diversi, contengono la stessa buona acqua»
«Nel mio sport gioco in attacco: sbaglio ma sto imparando ad accettare l’errore. Vengo criticata e non finiranno mai ma la maggior parte sono gratuite. Ho affrontato momenti brutti ma mi godo quelli belli. Non sono una vittima, ho solo raccontato le mie debolezze e paure. Amo l’Italia e vesto con orgoglio la maglia azzurra che è la più bella del mondo. Ho responsabilità verso questo Paese: ho perso molte finali, ma non sono una perdente, così come chi non riesce a realizzare al primo colpo il proprio sogno. Come Vasco, che arrivò penultimo e poi ci ha insegnato che ognuno con il suo viaggio, ognuno diverso è riuscito a realizzare i propri sogni»
di Manuela Romano