Le Borse europee chiudono la prima seduta del mese di agosto. Il Dax cede l’1,09%,il Cac 40 l’1,22%, mentre scivola dello 0,4% il Ftse 100. Oltre alle prese di benefici, sui mercati prevale l’incertezza e alcune preoccupazioni per quanto riguarda il settore manifatturiero. Notizie in chiaroscuro dalle trimestrali che non riescono a dissipare i dubbi sulla tenuta del comparto industriale. In questo contesto a Piazza Affari il Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,97%.
Tim la migliore
Venendo ai singoli titoli sulla Borsa di Milano, Tim chiude la seduta in rialzo dell’1,52% dopo i conti migliori delle attese della controllata Tim Brasil e dopo le parole espresse dall’ad di Cdp, Dario Scannapieco, sulla possibilità di aprire a delle alleanze per il dossier NetCo.
Bene anche Iveco (+1,65%) e Prysmian (+0,94%). In coda Nexi (-6,93%), dopo i conti in linea con le previsioni e la conferma delle guidance, ma con alcuni investitori che si aspettavano un miglioramento delle prospettive sull’intero esercizio. Male il comparto bancario e questo ha trascinato in negativo anche Banca Mediolanum (-3,76%), che pure ha messo a segno risultati apprezzati dagli analisti.
Il valutario
L’euro scivola sotto quota 1,10 dollari e vale 1,096 (1,0977 in avvio, da 1,1026 ieri in chiusura). La moneta unica è indicata anche a 157,245 yen (156,66 in apertura, da 156,72), mentre il rapporto dollaro/yen è a 143,33 (142,71 in avvio, da 142,15). Ritraccia il prezzo del petrolio, con timori sul fronte della domanda: il future settembre sul Wti cede l’1% a 80,95 dollari al barile, mentre la consegna ottobre sul Brent perde lo 0,92% a 84,63 dollari, calando dai massimi in tre mesi toccati in precedenza. Cambia rotta il prezzo del gas, con il future settembre scambiato ad Amsterdam in calo nel finale del 4,1% a 27,2 euro per megawattora. Infine, spread in rialzo a 163 punti, contro i 161 della vigilia.