L’importanza della salute mentale
La salute mentale è recentemente diventata una delle principali preoccupazioni per le persone di tutto il mondo. Difatti la recente pandemia di COVID-19 ha amplificato la necessità di dare risalto a questi temi, ponendo in risalto gli ostacoli da superare per migliorare il benessere psicologico delle persone.
Fortunatamente, la consapevolezza sull’importanza di questo tema è cresciuta notevolmente, venendo ostracizzata in figura minore rispetto al passato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su quattro nel mondo ha un’alta probabilità di essere colpita da disturbi mentali o neurologici durante la propria vita. Ma, nonostante questi numeri siano decisamente allarmanti, la stigmatizzazione e la mancanza di risorse continuano a essere degli ostacoli significativi.
Provvedimenti adottati per la salute mentale
Anche le imprese sembrano aver aperto gli occhi e, tramite politiche di welfare aziendale, hanno iniziato a riconoscere l’importanza nel supporto del benessere mentale dei propri dipendenti. Infatti, molte organizzazioni hanno implementato dei programmi di assistenza, promuovendo così una cultura di apertura e supporto. Il lavoro remoto ha ulteriormente sottolineato la necessità di mantenere un work-life balance opportuno, evitando il burnout lavorativo.
Anche i governi stanno mettendo in atto dei propri provvedimenti a riguardo. In molti paesi, sono stati aumentati i finanziamenti per i servizi di salute mentale e sono state lanciate campagne di sensibilizzazione per combattere lo stigma che accompagna da sempre queste malattie. Grazie agli odierni strumenti digitali si può fornire un aiuto psicologico anche a distanza, rendendo le terapie più accessibili a chi ne ha bisogno.
Anche le scuole hanno fatto dei passi in avanti, integrando programmi di benessere emotivo nei loro corsi, insegnando ai giovani le competenze necessarie per gestire lo stress e l’ansia.
Nonostante ciò vige ancora una marcata disparità nell’accesso a questi servizi tra diverse regioni e gruppi socioeconomici, e soprattutto è ancora ben saldo il timore sociale legato alle malattie mentali.
Di Luca Vece