San Valentino è iniziato come una celebrazione rituale circa 600 anni fa, ma le avventure d’amore, ricche di mistero e leggenda, sono ormai un indiscusso successo commerciale, ma qual è la vera storia?
La festività religiosa
L’originaria festa religiosa, è intitolata al santo cristiano e martire Valentino da Terni, fu istituita da Papa Gracio I nel 496, in sostituzione della precedente festa pagana Luperia.
Successivamente i Benedettini ne facilitarono la diffusione attraverso le loro numerose abbazie, soprattutto in Francia e in Inghilterra, dove, a partire dalla seconda metà del VII secolo, i benedettini commissionarono la Basilica di San Valentino a Terni.
Storia della festa degli innamorati
Tutto inizia nell’antica Roma, durante la Lupercalia, erano giornate di festa in cui i servi prendevano il posto dei padroni e viceversa, con lo scopo di dar vita ad un processo di rinascita e di rimettere in atto il caos primigenio.
Durante i festeggiamenti venivano svolte alcune pratiche arcaiche di fertilità, tali riti, nel tardo Impero Romano, iniziarono però ad essere considerati deprecabili, fino a venire banditi dai papi cristiani e, in particolare, da papa Gelasio I, il quale decise di istituire una festa dedicata all’amore senza riferimenti alla sessualità.
Fu associato al Santo Valentino, giustiziato nel 273 per aver celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia, gravemente malata, e il legionario romano Sabino, entrambi morti proprio durante la benedizione di Valentino.
Però l’esatta evoluzione storica dell’associazione della giornata degli innamorati a San Valentino rimane ancora oggi incerta, ma secondo alcuni studi storici il 14 febbraio sarebbe dedicato agli innamorati già a partire all’inizio del secondo millenio.