Il Festival della canzone italiana debutta nel 1951 alla radio, con lo scopo di promuovere il territorio ligure. Nel 1977 nella televisione italiana arriva il colore: il Festival, sotto la guida di Vittorio Salvetti, si sposta dal Casinò di Sanremo al Teatro Ariston.
Il Teatro Ariston è uno dei cinema-teatro più famosi d’Italia e il suo nome, nel corso degli anni, si è legato in maniera indissolubile con il Festival della canzone italiana. La costruzione dell’Ariston iniziò nel 1943, quando il commendatore Aristide Vacchino acquistò il terreno sul quale dieci anni dopo sarebbe sorto il teatro: una struttura immensa e maestosa, realizzata con una tecnologia stupefacente per l’epoca.
Situato in Corso G. Matteotti 212, il Teatro Ariston ha una capienza di 2.000 posti e dal 1977 ospita ogni anno il Festival di Sanremo, solo in una edizione, quella del 1990, viene abbandonato, per il Palafiori di Arma di Taggia: anche per questo «sacrilegio», quell’edizione si rivelerà una delle più controverse della storia
FESTIVAL, ADDIO ALL’ARISTON? C’È LA PROPOSTA
Nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Il Sole 24 Ore’, Lucio Presta ha parlato della dimensione raggiunta dal Festival della canzone italiana e di come l’Ariston, a detta sua, sia destinato a fare posto a un palazzetto più capiente per poter ospitare la manifestazione attesa ogni anno da milioni di italiani.
“Inevitabilmente un giorno si dovrà abbandonare l’Ariston e costruire un Palafestival – ha dichiarato il manager Lucio Presta – anzi esorto il proprietario Walter Vacchino e l’amministrazione comunale e regionale a pensare presto a questo progetto. Stiamo parlando del più grande evento televisivo italiano, qualcosa che non ha eguali in Europa. Incredibile che si faccia all’interno di un cinema. Incredibile o forse molto italiano”.
di Valentina Pannullo